Università private: nuovi limiti per le detrazioni delle spese.
Il MIUR con il Decreto del 23 dicembre 2021, pubblicato in G.U. il 7 febbraio 2022, ha innalzato il limite di detraibilità delle spese sostenute per l’iscrizione e la frequenza nelle Università private.
Queste spese come sempre sono detraibili al 19%, con il prossimo modello 730/2022 redditi 2021 sono presi in considerazione i nuovi limiti.
Gli importi detraibili vengono individuati in base all’area disciplinare d’iscrizione e della regione in cui ha sede l’Ateneo che si frequenta.
Le aree disciplinari sono quattro: Medica, Sanitaria, Scientifico-Tecnologica, Umanistica-Sociale; le regioni sono raggruppate in: Nord, Centro, Sud e Isole.
L’importo massimo di spesa detraibile è rappresentato nella seguente tabella:
| Area Disciplinare Corsi | NORD | CENTRO | SUD e ISOLE |
| Medica | € 3.900 | € 3.100 | € 2.900 |
| Sanitaria | € 3.900 | € 2.900 | € 2.700 |
| Scientifico-Tecnologica | € 3.700 | € 2.900 | € 2.700 |
| Umanistica-Sociale | € 3.200 | € 2.800 | € 2.500 |
Gli studenti iscritti ai corsi di dottorato, di specializzazione e ai master universitari di primo e secondo livello, possono detrarre al massimo i seguenti importi:
| Spesa Massima Detraibile | NORD | CENTRO | SUD e ISOLE |
| Dottorato-Specializzazione-Master | € 3.900 | € 3.100 | € 2.900 |
La differenza consiste nel fatto che oggi chi è iscritto ad un’università privata non deve più confrontare la propria spesa con quella che avrebbe sostenuto iscrivendosi ad un’università statale, allo stesso corso e nella stessa regione, ma attenersi ai limiti assegnati dal Ministero dell’ Università e Ricerca.
(News a cura del Consorzio Nazionale CAAF CGIL)